Soluzione istantanea, ma dopo?

Si definisce EMOTIONAL EATING (FAME EMOTIVA) il ricorso al cibo per placare emozioni che la persona non è in grado di temperare in modo diverso. 

Ovvero mancando il passaggio all’elaborazione degli stimoli tramite il cervello neocorticale si passa direttamente al cervello rettiliano e l’impulso viene agito.

Le emozioni possono essere sentite sia in modo negativo in quanto fonte di sofferenza intrapsichica  (noia come assenza di stimoli, stanchezza fisica rabbia, dolore) che positive (l’esigenza di rilassarsi, la gioia).


Ti è mai capitato di camminare come un automa verso il frigorifero o la credenza? La tua mano si allunga e prende qualcosa senza veramente desiderarlo?

Molto diverso è avvicinarsi al frigorifero con l’acquolina in bocca e sapendo esattamente che cosa troverai perché l’hai preparato tu. Quindi scegliere in base al PIACERE, al GUSTO, in base ALLA PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE DEL PIATTO.

Ti senti bene, in forma e sei padrone della tua azione?

 Emozionalmente ti senti a tuo agio, non sei annoiato, o triste o arrabbiato o senti quel “vuoto” che solo tu conosci e che alla fine nessun cibo può veramente colmare. 

Inizia a chiederti quando ti avvicini al frigorifero (non perché è ora di cena ma bensì è tarda notte, la casa è in silenzio e finalmente puoi lasciarti andare, ma ..c’è un ma … ).

Sono veramente affamato? Oppure sto cercando di cambiare il mio umore? (Come una tachipirina per la febbre). Sai perché sei costretto a mangiare così in fretta?

Per non sentire quella parte di te che cerca di ricordarti quanto ti sentirai male dopo e quanti sentimenti di colpa dovrai gestire. 

Quando senti quella bramosia e devi fare in fretta è perché così speri di mettere a tacere quella parte di te che ti vuole bene e cerca di prendersi cura di te. 

TI STAI IMPEDENDO DI RIFLETTERE (riportando ad una elaborazione a livello di cervello neocorticale).

È VERO che I PROBLEMI NON SI RISOLVONO IN UN SOLO COLPO E NEMMENO CON UNA DOMANDA, MA DA QUALCHE PARTE BISOGNA PUR INIZIARE.

PROVIAMO INSIEME

–       Gusto:  “Che gusto ha il cibo che ingoi velocemente?”

Prova ad annotare in un quaderno il cibo che hai frettolosamente ingoiato oggi. Che gusto ha?

SE MI ABBUFFO: 

–       Post abbuffata: i sentimenti di colpa, la vergogna e la delusione, quanto pesano? Scrivilo sempre sul tuo quaderno.

Buon lavoro! Sei sulla strada giusta se queste poche righe ti hanno fatto venire voglia di prendere il quaderno ed iniziare a scrivere…

NON TI ARRENDERE. AMARSI E’ UN PROCESSO DI CONQUISTA, NON VIENE REGALATO.

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