Soluzione istantanea, ma dopo? Si definisce EMOTIONAL EATING (FAME EMOTIVA) il ricorso al cibo per placare emozioni che la persona non è in grado di temperare in modo diverso. Ovvero mancando il passaggio all’elaborazione degli stimoli tramite il cervello neocorticale si passa direttamente al cervello rettiliano e l’impulso viene agito. Le emozioni possono essere sentite sia in modo negativo in quanto fonte di sofferenza intrapsichica (noia come assenza di stimoli, stanchezza fisica rabbia, dolore) che positive (l’esigenza di rilassarsi, la gioia). Ti è mai capitato di camminare come un automa verso il frigorifero o la credenza? La tua mano
Bulimia – Fame d’Amore
Il confine tra l’ossessione della magrezza (anche a causa dei social) e il disturbo del comportamento alimentare e della nutrizione (quale è l’anoressia-bulimia) è davvero labile. Il disturbo alimentare coinvolge sia il PIANO PSICOLOGICO, sia L’ALIMENTAZIONE ma soprattutto L’IMMAGINE ESTERIORE e la STIMA DI SÈ…
Testimonianze: La mia vita con un disturbo alimentare
L’importante è parlarne, raccontarsi e diventare modello di speranza. È possibile attraversare il dolore di un disturbo alimentare e dargli un nuovo significato.
Ambra Angiolini, Sara Cardin, Lady Diana Spencer… Alcuni nomi ma soprattutto donne che hanno avuto il coraggio di mostrarsi nude con le loro fragilità accettandole come parte di un percorso di crescita…