Depone l’arma della rabbia, Federica, ed esce il dolore.

La malattia, l’anoressia è una sindrome fatta da un insieme di sintomi.
Prima che si manifesti con il suo rigore e la sua rigidità, c’è un dolore insostenibile e sordo che lacera dentro.

L’anoressia, ovvero, il controllo permette di tenere a bada questa paura di crollare come l’argilla.
Il disturbo alimentare si costruisce sul dolore esistenziale per non sentirlo, perché non si hanno altri strumenti più “evoluti” per reggerlo e per confrontarsi. Per questo, entrare in contatto, dentro di sé, con il dolore significa già aver fatto il primo passo di separazione dal sintomo.

Ammettere la propria sofferenza, il proprio disagio sostenendo che “il dolore lo si aveva addosso”, è un passo importante.

Il sintomo anestetizza e il dolore,  quello che descrive Federica come “un tronco che continua a bruciare”, è il primo segnale del risveglio; un risveglio lento, lungo quanto è stato lungo il “coma” dove ti porta l’anoressia.

Non è possibile riaffacciarsi alla vita senza provare dolore, non ci sono alternative se non continuare a coccolare il sintomo e richiudersi nuovamente su di esso come un guscio di lumaca.

One thought on “Storia di Federica – Video 4 – Il dolore

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