
“Non si può toccare l’alba se non si sono percorsi i sentieri della notte”
Khalil Gibran
1 REGOLA: HIC ET NUNC ADESSO. Stare nel presente contattare le percezioni fisiche che ho in questo momento creando un collegamento alle sensazioni sensoriali: vista, olfatto, temperatura corporea. Respirare a pieni polmoni.

LUCE – CLIMA:
La LUCE fenomeno naturale che influenza costantemente la vita umana. L’occhio che incontra la luce ne vive tutti i riflessi psicologici. Ad esempio quando siamo in una stanza buia ogni piccolo rumore viene amplificato e basta che la luce lunare o solare filtri dentro la stanza che quella sensazione di pericolo si attenua.
Le persone che non sono abbastanza all’aria aperta ma che svolgono buona parte delle loro attività in casa, in ufficio possono avere vari disturbi legati all’umore, al sonno. Il clima produce un influsso sulla luce che a sua volta ha un effetto nella cura di alcuni disturbi.
Il DISTURBO AFFETTIVO STAGIONALE che è influenzato dell’abbassamento della luce. Una patologia depressiva che risente dell’intensità della luce viene definito anche Meteoropatico ovvero persona sensibile agli eventi atmosferici collegati alla stagione ai cambiamenti di luce e temperatura. Ci si può sentire nervosi, stanchi e svogliati.
LUCE e NATURA
La natura e la luce hanno un effetto benefico sulle emozioni esaltando gioia, appagamento e senso di benessere. Vivere nelle Città può dare un senso di claustrofobia, invece vivere a contatto con la natura di apertura e infinito. La vita urbana sicuramente ha dei vantaggi ma spesso anche delle forzature, delle pressioni che si trasformano in stress.
2 regola: IL VERDE E LA LUCE FANNO BENE. Sono condizioni protettive rispetto a diverse malattie da quelle cardiovascolari a quelle respiratorie ma soprattutto quelle legate all’ansia e alla depressione.
LUCE e EMOZIONI: LUCE IN FONDO AL TUNNEL
Alle volte basta guardare al dopo.
“…E delle volte BASTA guardare al DOPO”

E’ possibile ORIENTARE le emozioni come una bussola interiore e indirizzare lo sguardo o al PRIMA o al DOPO? DIPENDE IN CHE DIREZIONE HO DECISO DI GUARDARE.
Ettore quarant’anni appena compiuti, capelli castani, barba curata dentatura perfetta, ingegnere informatico “Dottoressa ma quanto tempo ho perso?, il mio rammarico è il tempo perso a guardare sempre a quello che non c’è, o quello che non ho avuto….” Lo fisso e lo sostengo con lo sguardo incoraggiandolo a continuare “ non si direbbe uno come me, crollato per una delusione d’amore, io che non ho mai creduto necessario l’amore, ma il lavoro e i risultati, il denaro è importante eppure sono qui perché Leila mi ha lasciato”
3 REGOLA: ACCETTARE LE PROPRIE CONTRADDIZIONI
4 REGOLA ATTENZIONE NON FARSI SEDURRE DAL CONOSCIUTO. La strada vecchia, è rassicurante rimanere a guardare al PRIMA anche a quello che non c’è più… a chiederci perché non c’è più, o perché sta capitando proprio a me.
Concludiamo con un emozionante pezzo di Rossini “TUTTO CANGIA IL CIEL S’ABBELLA” orchestrato e cantato in opera lirica apre ARIA frE POLMONI ALLA LUMINOSA INFINITA ESSENZA DELLA VITA.

La maestosità del Guglielmo tell si fonde benissimo con la visione della maestosità delle montagne….. Che senso di libertà e respiro sarebbe poter volare come le aquile ad alta quota, l’ho sempre immaginato e desiderato. Ma adoro vivere in campagna dove c’è il verde e lo spazio,dove l’orizzonte corre lontano…. Non so se riuscirei a vivere in città …. Ho bisogno di spazio e silenzio. Ho sempre pensato di essere una creatura del buio perché amo la notte…. Ma la luce che c’è in questa stagione che va verso l’autunno mi riempie di benessere ha una consistenza e una dolcezza che trovo solo in questo periodo.