
- Ciao, chi sei?
- Sono una nuvoletta.
- Uaoo, che bello! Com’è la vita di una nuvoletta? Immagino una vita …”leggera”.
- Insomma… hai presente la frase: “Hai la testa tra le nuvole?!”
- Si, certo.
- Ecco, io vivo così e non sempre sono stata capita. Sono spesso giudicata.
- Come mai?
- Mi dicono che vivo al di fuori del tempo meteorologico, che mi estraneo dalla realtà. Ma io vivo con la fantasia di chi sa che, lassù, – o meglio, quassù – c’è sempre il sole, anche oltre i temporali.
- Fammi capire meglio: come una tua abilità, una difesa?
- Credo entrambe. So che quando mamma nuvola e papà nuvola litigano, io me ne vado lontano con la fantasia o, meglio, mi lascio trasportare dal vento più in alto di tutto e tutti.
- Quindi sei creativa.
- Si, direi di si.
- Ma i tuoi litigano frequentemente?
- Beh, direi ogni giorno, ogni settimana, ogni mese.
- Non deve essere facile per te…
- No, per niente. Ogni volta che scrollo le spallucce qualche goccia di pioggia scende dai miei occhi, ma poi me li asciugo e per me torna il sole. Quando si scatenano i temporali tra di loro per me è l’occasione per salire ancora più in alto. Ho sempre pensato che tutte le mie amiche nuvolette vivessero come noi.
- Invece non è così?
- Noooo assolutamente. Quando le mie amichette mi invitano a casa loro al pigiama party vedo che i genitori parlano e ridono.
- Capisco e come ti fa sentire quello che vedi?
- Triste. Un giorno ho pianto così forte che ho scatenato un vero temporale e mi sono spaventata. Ho pensato meglio avere la testa tra le nuvole e sognare, scrivere, disegnare.
- Sei davvero una nuvoletta coraggiosa e con mille risorse.
- Si, ora lo so che sono risorse, ma quando la maestra chiamava la mamma e le diceva: “Questa nuvoletta ha davvero troppo la testa tra le nuvole! È in classe, ma non ascolta, disegna sempre.”
- Questa tua insegnante non ha capito il tuo disagio e la tua sensibilità.
- Sì, è vero.
- Come vai a scuola nelle altre materie? Perché immagino che in educazione artistica te la cavi egregiamente?
- Abbastanza bene, ma l’italiano è la mia materia preferita. Scrivo temi meravigliosi.
- Mi incuriosisci, di cosa scrivi?
- Di tutto ma soprattutto di ogni paesaggio che vedo, perché dall’alto la vista è strepitosa. Scrivo dei paesaggi del mondo: montagne, ghiacciai, laghi. Ogni luogo ha persone, storie di vita, colori. Strani gli esseri umani.
- In che senso strani?
- Cioè curiosi, mi piacciono anche quando sono folli e si distruggono l’un con l’altro. Io non li giudico. Scrivo solo di loro.
- Uao, quindi oggi fai la scrittrice?
- Si, direi scrittrice ed illustratrice.
- Beh, complimenti cara nuvoletta. Avere “troppo la testa tra le nuvole”, come dice la tua insegnante delle elementari, sei riuscita ad essere te stessa ed hai trovato la tua libertà.
- Grazie.
- Come si chiama il tuo ultimo libro?
- L’ho dedicato ai bambini come me geniali, ma strani, sensibili e diffidenti, ma con un cuore pieno di amore. Il titolo è: “Bambini nuvola”.
- Sarà sicuramente un successo. Davvero felice d’averti conosciuta. Ti sono grata.