OSPITE: Dr. Pedrabissi Federico, Psicologo
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Cremona presso l’Holis Medical Center – Via Antiche Fornaci, 66 
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Negli ultimi 30 anni si è parlato in maniera sempre più crescente di quanto fosse importante e benefico soprattutto per il corpo, svolgere attività fisica o attività sportiva. Negli ultimi 15 anni, dato il rapido cambiamento delle abitudini culturali e stili di vita delle popolazioni occidentali, l’attività fisica e l’esercizio sono considerate dall’OMS, esperienze imprescindibili al fine di apportare significativi benefici per la salute (WHO,2010). 

Che cos’è l’attività fisica, l’esercizio fisico e l’attività sportiva?

 Il termine “attività fisica” è un modo generale per descrivere “qualsiasi movimento corporeo prodotto dai muscoli scheletrici e che comporta un dispendio energetico”. Sono incluse una ampia varietà di comportamenti motori, da quelli più semplici e indicati per prevenire la sedentarietà, come ad esempio fare le scale al posto di utilizzare l’ascensore, fino a quelle più complesse e dispendiose in termini energetici, come lunghe camminate in montagna. 

L’esercizio fisico invece è un’attività pianificata, strutturata e ripetitiva che ha per obiettivo il miglioramento della forma fisica o il mantenimento della stessa. Fare attività amatoriale di corsa, jogging, walking, oppure andare regolarmente in palestra (quando si potrà riprendere) per svolgere attività ginniche come ad esempio lo zumba, rientrano in tale categoria. 

Infine, lo sport è un esercizio fisico che può essere praticato in singolo oppure in gruppo (squadra), contraddistinto da regole ben definite, obiettivi in cui sono presenti anche competizioni e organizzazioni che rappresentano e regolamentano le diverse realtà e persone che lo praticano. Giocare a calcio in una squadra di calcio dilettantistica oppure far parte di una società sportiva di corridori, significa praticare sport. 

Quali sono i benefici conseguenti alla pratica dell’attività fisica

È risaputo ampiamente, e tanto si è scritto nel tempo, quanto bene faccia praticare attività fisica: muscoli, cuore, polmoni, articolazioni, circolazione sanguigna, l’elenco di tutte le strutture organiche che beneficiano dello svolgimento di attività fisica regolare, è ampio. Io vorrei però concentrarmi sui tre principali benefici che l’attività fisica ricreativa, ovvero quella svolta nel proprio tempo libero e per divertimento, apporta a livello psicologico e mentale. In un periodo storico come quello attuale, che ci obbliga a dover convivere, seppur con difficoltà, con una pandemia globale, è importante sapere che l’attività fisica sia a tutti gli effetti una terapia che agisce sul piano psichico e fisico e pertanto in grado di curare la mente ed il corpo. 

Tre sono i macro-benefici conseguenti alla pratica di attività fisica ricreativa: 

1° PROMUOVE L’AUTO-STIMA ed il SENSO DI AUTO-EFFICACIA

Praticare attività fisica conduce ad un incremento dell’autostima percepita dalla persona. L’autostima è il valore che una persona attribuisce a sé stesso (Rosenberg,1965) e viene considerato a tutti gli effetti una misura della salute e del benessere psicologico, mentre l’auto-efficacia è la convinzione che si possa eseguire con successo un determinato comportamento (Bandura,1977). Coloro che praticano attività sportiva mostrano livelli di autostima medi superiori se confrontati con quelli di coloro che non praticano alcuno sport e attività. Un dato interessante riguarda gli adolescenti i quali beneficiano soprattutto in termini di auto-efficacia quando svolgono con regolarità attività fisica intensa. 

2° È UN UTILE INTERVENTO PER LA GESTIONE DELL’ANSIA

Non mi dilungherò nel descrivere in cosa consiste l’ansia. In qualche forma, misura e frequenza tutti nella vita abbiamo vissuto episodi di ansia. Ciò che bisogna tuttavia sapere è che svolgere attività fisica ricreativa riduce il rischio di sviluppare una sintomatologia ansiosa. (Teychenne, 2015). L’attività fisica, infatti, regola i livelli di serotonina ed endorfine, neurotrasmettitori importanti nel farci provare serenità e piacere, regola inoltre l’attività del sistema nervoso autonomo e la variabilità del battito cardiaco. Praticare attività fisica, in sostanza, rende l’organismo più efficiente ed in salute su un piano organico e fisiologico, e sul piano psicologico, lo rende più resistente ai fenomeni ansiosi, in quanto rende la persona meno sensibile ai sintomi dell’ansia (frequenza cardiaca accelerata, respiro rapido e corto, sudorazione,etc.) in quanto sperimentati nel contesto dell’attività fisica. 

3° CI RENDE MENO ESPOSTI ALLA DEPRESSIONE 

Svolgere attività fisica, come avrete intuito, fa bene anche all’umore. In uno studio longitudinale condotto in 26 anni su 31000 laureati di Harvard (Paffanbanger, 1994), si è rilevato che gli individui fisicamente attivi riportavano livelli di depressione più bassi rispetto ai coetanei sedentari. Tali benefici non valgono però solo in età adulta, ma si rilevano a tutte le età, sia nelle donne che negli uomini. 

Una riflessione per concludere

Parlare bene dell’attività fisica, diciamocelo, ci viene facile. E’ ormai un luogo comune, forse un po’ troppo stereotipato. I vantaggi per la mente e per il corpo conseguenti allo svolgimento dell’attività fisica ricreativa sono talmente significativi ed importanti che verrebbe voglia di fare immediatamente una passeggiata! Ciò che è importante però è non sottovalutare il nostro approccio e le nostre intenzioni. Spesso le persone faticano a trovare le giuste motivazioni, nonostante i benefici. Ho acquisito negli anni una significativa esperienza, sia in ambito clinico che sportivo, nel trattare e gestire le famose “trappole” che ognuno di noi incontra e che sabotano la propria motivazione. Tra le trappole più insidiose ci sono le giustificazioni: “so che devo andare a camminare, ma non ho mai tempo”. 

Spesso lo stile di vita che conduciamo, le difficoltà che stiamo incontrando, diventano il motivo, o meglio la giustificazione, per non-fare qualcosa che ci potrebbe significativamente aiutare a star bene. Obbligarci a farlo però non funziona, anzi diventa frustrante. Allora, per concludere, vorrei condividere un piccolo suggerimento che possiamo adottare fin da subito: quando guardando fuori dalla finestra in una giornata di sole primaverile, ci troviamo magari a provare contemporaneamente il desiderio di uscire, fare una camminate e nel frattempo la pigrizia di iniziare, proviamo allora a farci questa domanda “la persona che desidero essere e diventare, cosa farebbe?”…sono convinto che prima di rispondere avrete già le scarpe allacciate! 


Chi sono

Il dott.PEDRABISSI FEDERICO è un psicologo. Vive e lavora a Cremona. Si occupa di interventi di supporto psicologico rivolti ad adolescenti e adulti. E’ Practioner Biofeedback per la Federazione Europea di Biofeedback (BFE) svolge interventi di biofeedback per il trattamento di disturbi cronici associati a dolore cronico, cefalee muscolo-tensive, emicranie e fibromialgia, potenziamento della performance in ambito business e sportivo. 

È preparatore mentale del settore giovanile delle discipline Tennis e Nuoto per la Società Canottieri Baldesio. 

È preparatore mentale per il Pizzighettone Basket Team , squadra di pallacanestro che milita in serie C Gold.