“Ogni corpo è valido e degno di rispetto tranne…chi è grasso!”
Testo denuncia che urla con parole mirate, scelte con cura da Chiara Meloni e Mara Mibelli co-fondatrici del progetto “Belle di faccia”
Il titolo rappresenta una delle tante micro- aggressioni che una donna grassa mediamente riceve: “ma almeno sei bella di faccia, che peccato che se fossi più magra saresti molto più bella”. Il genere femminile è costantemente sotto performance a cui vengono richieste una valanga di requisiti.
Chi sono Chiara Meloni e Mara Mibelli?
Esseri umani, donne che vogliono l’inclusione e danno voce alla denuncia verso una società che non ti accetta e la denuncia allo stress del corpo femminile a cui le donne devono sottostare per sentirsi accettate.
BODY POSITIVITY un movimento che vorrebbe rendere più democratici gli standard di bellezza e in Belle di faccia Chiara e Mara dicono la loro grazie ad una “SONORA INCAZZATURA” che ha portato all’urgenza di essere ascoltate.
Chiara e Mara sulla loro esperienza diretta dopo aver formano un profilo su Instagram e Fb fino ad arrivare alle pagine di carta con la pubblicazione in Mondadori Belle di Faccia.
La loro è una lotta per la Grassofobia
1. GRASSO È… racconti e pregiudizi…
– Grasso è sempre e solo malattia
– Se sei Grasso sei condannabile
– Se sei grassa quindi sei solo una pigra ed ingorda
– Sei una maledetta cicciona che ti devi chiudere la bocca
– Per non parlare dell’impresa di fare una qualsiasi visita medica…condita sempre da pregiudizi
“Ma non hai mai pensato di metterti a dieta?” mi dice l’ortopedico… il ginecologo… ancora prima di visitarmi. Una persona magra quando va da un medico viene ascoltata per il disturbo che ha e non gli viene detto o chiesto: “hai mai pensato di fare… o hai fatto una dieta?”
2. COSA C’È DI MALE AD ESSERE GRASSI?
Tuonano in un mondo dove LA MAGREZZA E’ AL VERTICE E TU DEVI FARE
QUALSIASI COSA PER OTTENERLA.
Viviamo nel culto della dieta e ci deve essere sempre la punizione e la rinuncia!.
3. “OK, ORA CHE TUTTO E’ CHIARO COSA FACCIO?”
Nel cap 10 Chiara e Mara spiegano che dopo anni e la consapevolezza raggiunta dichiarano in modo assertivo:
“Non vogliamo dirvi di amarvi, vogliamo chiedervi di liberarvi”