I BUONI PROPOSITI: Settembre e Gennaio sono i due mesi dell’anno della
ripartenza ma soprattutto gennaio con la chiusura del precedente anno e l’inizio del nuovo porta le persone ad interrogarsi e chiedersi che cosa vorrebbero dall’anno nuovo e molti rispondono essere Felici.

“Io da grande voglio fare la persona felice”

FELICITÀ e sinonimi: PIACERE, SODDISFAZIONE, CONTENTEZZA, GIUBILO, ESULTANZA, EUFORIA, MANIACALITÀ

La definizione della parola descrive la felicità come sostantivo
femminile, lo stato d’animo positivo di chi si ritiene soddisfatti tutti i propri desideri.

L’essere umano da sempre ha cercato la felicità, di capirne l’essenza, di studiarne la formula e poterla reiterare a proprio piacimento. Eppure non è così semplice. Religioni, filosofie hanno proposto ricette ma a quanto pare la ricerca della felicità passa da qualche cosa di molto personale.

Partendo dalla piramide dei bisogni di Abraham Maslow, Psicologo Americano nella sua teoria della personalità, descrive che una volta soddisfatti i bisogni primari fisiologici come cibo, sonno, un tetto sulla testa, ovvero una volta garantiti a se stessi la protezione e il sentimento di sicurezza, subentrano i bisogni più alti di realizzazione di felicità, pienezza ed autenticità.

Maslow sosteneva che “solo un bambino che si sente al sicuro può crescere in modo sano”. Se sentiamo dentro di noi il sentimento della sicurezza possiamo crescere e cercare il benessere. Secondo la sua “lettura” piramidale dei bisogni ci fa capire la motivazione sottostante che ci spinge una volta soddisfatti i bisogni di base a cercare una soddisfazione superiore creando dei legami d’affetto, d’aggregazione, d’amicizia, affiliazione e in seguito la realizzazione più ALTA L’ACCETTAZIONE DI SÉ CON ASSENZA DI GIUDIZIO rimanendo fedele a se stesso in un sentimento di completezza .

Le persone che realizzano se stessi si possono definire felici e percepiscono un sentimento di appagamento e stima.

Come fare?

Avere affetto verso noi stessi e ponendosi domande nella ricerca della felicità, ma soprattutto come diceva KURT VONNEGUT: QUANDO SIETE FELICI FATECI CASO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

“Io non so se sono felice in termini assoluti ma so che quando lo sono lo sento, lo vivo lo attraverso e cerco d’incamerarne il più possibile. La felicità è un sentimento del presente, è un attimo che inebria le narici, che coinvolge tutti i sensi, che rapisce la mia coscienza e mi fa sentire libero, come una sana ubriacatura” diceva in una intervista il direttore d’orchestra, compositore e pianista Ezio Bosso.

Scrive Roberto Vecchioni (cantautore, scrittore e professore d’italiano) nel suo libro “LA VITA CHE SI AMA. STORIE DI FELICITÀ”:

“Io la felicità la voglio addosso come una febbre, un innamoramento che non si spegne, la lunga onda di una mareggiata d’inverno con tutti gli scogli e i rifiuti possibili e insieme il corpo di una donna bellissima che esce dal mare e mi manda da lontano la vela di un bacio. Eccola, la felicità!”

Porsi le domande corrette può generare nuove risposte per costruire la strada personale della felicità affinché la vita non venga più subita ma vissuta in modo libero e consapevole.

 Cosa desidero per me stesso?
 Come mi immagino da persona felice appagata?
 Come dovrei vivere per sentirmi felice?
 Su cosa è importante che mi focalizzi in questa fase della mia vita per sentirmi realizzato?

Io posso essere il Re della mia vita. Dipende da me la mia felicità.
INSTAURARE UN DIALOGO POTENTE E POSITIVO DENTRO DI NOI.

LA FELICITA’ E’ UN VIAGGIO NON UNA DESTINAZIONE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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