“Il mio corpo che cambia che significato assume nello sguardo dell’altro?”
Il disturbo dell’immagine corporea è un nucleo centrale nel disturbo del comportamento alimentare

“…Si forse è così, il mio corpo non lo riconosco, non è più il mio corpo … esce dal mio controllo… non lo sopporto!” tuona Martina 17 anni con un’espressione grave e la bocca contratta mentre stringe i pugni di entrambe le mani.
“Quando dici che non sopporti il tuo corpo ti riferisci a tutto il tuo corpo o a parti specifiche, parti circoscritte?”
“Beh, si la pancia e le cosce sono enormi, sono troppo formose…”
IL DISMORIFSMO CORPOREO è un’estrema preoccupazione nei confronti di uno o più parti del corpo che vengono vissuti come “veri e difetti” fisici che creano una eccessiva preoccupazione.
Per controllare questo stato di ansia eccessiva le ragazze mettono in atto comportamenti ripetitivi rituali come guardarsi allo specchio toccare le parti del corpo “difettoso” per rassicurarsi che non è cambiato nulla.
- IL CORPO CHE CAMBIA DIVENTA UNA FORTE FONTE DI STRESS
- PROVOCA ANSIA LIBERA
- PUÒ FAR CROLLARE IMPROVVISAMENTE IL TONO DELL’UMORE
Anche se l’aumento di PESO funziona da trigger (stimolo) in realtà Il problema vero non è l’aumento del peso ma l’immagine corporea che può cambiare e questo risulta inaccettabile come se l’immobilismo del corpo permettesse di tenere sotto controllo una realtà che cambia e i sentimenti di incertezza che si vivono nei vari cambiamenti di vita e svincoli di crescita.
Le domanda sottostante a questo grande conflitto tra CIÒ CHE VOGLIO E CIÒ CHE DEVO FARE è:
“Come faccio a rimanere vivo mentre arrivano nuove richieste dal mondo esterno a me? I sono una
bambina piccola, fino a ieri ero solo una figlia ora devo essere una adolescente, un’amica, ed avere
a che fare con i miei coetanei che non mi danno le stesse certezze dei miei genitori…”
“Adesso il mio valore chi me lo da? Ora che vengo visto dagli altri in base al mio corpo che sta cambiando!”
Queste ed altre domande sotterranee (cioè non consapevoli) affollano la mente di chi ha un disturbo alimentare di tipo restrittivo come l’anoressia.
