I giovani come reagiscono?

I Måneskin, gruppo Italiano musicale di ragazzi giovanissimi cantano “..io c’ho vent’anni perciò non ti stupire se dal niente faccio drammi” … “Correrai diretto al sole oppure verso il buio… sarai pronto per lottare, per cercare sempre la libertà!”

Damiano il frontman della band si rivolge ad un sé più adulto e maturo e dichiara d’aver scritto quello che oggi da ventenne avrebbe voluto sentirsi dire da qualcuno più adulto.

Come sempre il mio studio è teatro: un palcoscenico che si anima e oggi da  spazio ai giovani adulti, agli adolescenti che si trovano dentro ad un tempo.. o meglio al non tempo: L’ATTESA. 

L’adolescenza è velocità, impulsività, drammi ma anche sogni e tanto futuro! Oggi invece si deve imparare a decelerare e stare nella noiosa attesa. E’ quasi innaturale per un giovane avere una velocità da bradipo, eppure gli viene detto: ASPETTA.

 “aspetta”  che arrivi un vaccino ;

“aspetta” che arrivi il lavoro;

 “aspetta” che passa la crisi… ma forse questo per loro è il meno… forse…

Quello che invece è una sana urgenza è che arrivi il prima possibile il tempo per sentirsi VIVI e respirare la spontaneità della loro età, il rischio non calcolato… ma soprattutto è la voglia di stare insieme ai propri coetanei.

Si apre il teatro (seduta di gruppo)

Novembre mese delle castagne e della nebbia. In studio oggi siamo virtualmente in 7, nel mio caso il virus ha dato una accelerata e mi sono buttata in un mondo a me totalmente sconosciuto: la tecnologia! Almeno fino a Marzo 2020.

Insieme si possono condividere esperienze, pensieri, sentimenti.

Giovanni, Lucia, Anna, Elena, Debora, Luca.

Giovanni anni 23,  biondo capelli con il ciuffo alla Elvis come si usa oggi, diploma tecnico, figlio unico

“Per noi giovani è come se non ci fosse da una parte il lockdown se non per quelli come me che cercano il lavoro, ma non si trova nulla perché tutto è fermo!”

Lucia anni 22, capelli neri a caschetto con frangetta, ha delle bellissime labbra peccato che ha sempre il broncio, frequenta l’università di Psicologia a Brescia.

“Non pensavo che mi sarebbe mancato il treno, si proprio il treno per andare all’università, il movimento del treno e gli amici che incontri alla stazione…”

Paola anni 20, capelli biondi liscissimi che cura in modo quasi maniacale, ci tiene molto alla sua immagine, unghie laccate di bianco- gesso.

“Io e i miei amici non ci stiamo vedendo, si… ci sentiamo ma poi ognuno si chiude nel suo mondo e aspettiamo… un po’ mi sento sola e sono stanca.”

Elena 18 anni, minuta fisicamente, frequenta il liceo classico, molto studiosa.

“Ho paura che non finirà mai e che non avrò mai più vent’anni” …“Mi sta rubando gli anni migliori della mia vita… o almeno così dicono anche i miei amici… non mi va di stare sempre segregata in casa” … “Quest’anno ho la maturità e non tornerà più questo momento.”

Debora 17 anni, vestita all’ultima moda ma sempre con eleganza, frequenta ragioneria, le piace studiare con uno sguardo alla famiglia.

“ Ho una mia amica che addirittura segue le lezioni dal letto, coricata … io no, non ce la faccio, mi alzo e mi preparo poi mi metto alla scrivania… certo è noioso e mi distraggo spesso… è brutto.”

“Per me non sono in ansia, ma per la nonna che vive con noi si, lei sta bene ma è anziana e per lei sono preoccupata, quindi adesso che non si può fare nulla almeno per lei sono più tranquilla.”

Luca anni 22, frequenta la triennale di scienze politiche, si vede che fa sport, gioca anzi meglio usare il passato al momento, giocava a pallone e non se la cavava niente male.

“Se penso che quest’anno avrei dovuto essere a Lilla in Francia a fare l’ultimo anno d’ Università e invece sono qui a Cremona” …  scuote la testa “Capisco c’è di peggio, ma fa rabbia vedere sfumata la possibilità di un anno all’estero.” 

I Måneskin cantano “Spiegare cos’è il colore a chi vede bianco e nero, e andare un passo più avanti e essere sempre vero”… “E darai la colpa agli altri o la colpa sarà tua… Correrai diretto al sole oppure verso il buio.”

Cosa emerge da questo gruppo di giovani?

  • Incertezza e paura del futuro
  • Mancanza di fiducia nelle proprie capacità ma anche in una società che non tiene, non sa come affrontare l’emergenza se non tenerci separati e bloccati.

Domande aperte 

  • Quale può essere l’equilibrio tra la sicurezza della salute e la realizzazione di sè?
  • I giovani sono reattivi?
  • Hanno prontezza di riflessi?
  • Si adattano e sono flessibili?
  • Che livello di paura hanno loro del virus?
  • Sono arrabbiati?

Provocazione:

Meglio morire in piedi che vivere in ginocchio?

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