Coinvolgimento dei familiari nel trattamento dei disturbi alimentari: progetto di un gruppo di psicoeducazione multidisciplinare
“Nessun uomo è un’isola, completo in se stesso; Ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto”
John Donne

In questo lavoro di tesi empirica costruito a “8 mani e 4 teste” con colleghe esperte che lavorano nel campo dei disturbi alimentari (dr.ssa Biondi S. -dietista-, drssa Cappuzzello L. e Zanotti L. – tecniche di riabilitazione psichiatrica), viene confermata la necessità di includere i familiari nel trattamento di pazienti con DA così da migliorare:
la relazione all’interno del nucleo familiare;
la gestione dei comportamenti e della malattia.
Si è evidenziata la necessità di erogare interventi psicoeducativi anche per i familiari di pazienti seguiti in studi privati e quelli con figli ricoverati in strutture residenziali.
Abbiamo rilevato come la presa in carico dei familiari è fondamentale per abbattere il senso di colpa e di esclusione che provano. Siamo riuscite a creare uno spazio sia informativo che un tempo dove i genitori hanno portato dubbi, emozioni e vissuti.
Obiettivi del progetto di tesi:
1. Fornire informazioni specifiche e scientifiche riguardo la patologia delle pazienti ingaggiate;
2. Fornire competenze pratiche ai genitori nella gestione dei figli soprattutto nei momenti più critici
3. Rendere attivo il confronto di esperienze tra i genitori
4. Valutare l’efficacia di un intervento multidisciplinare attraverso il gruppo genitori/professionisti
Modello teorico della nostra tesi è il metodo Family-Based Treatment (FBT) Lock, Le Grange, 2018; Treasure, 2010, 2017) è un modello anglosassone e si basa sul fatto che davanti a un adolescente con disturbo alimentare, i genitori e la famiglia in genere, sono una possibile fonte di sostegno e di aiuto alla gestione della malattia stessa e i suoi sintomi.
Le dinamiche che si creano nell’ambito familiare, nella vita quotidiana e in particolare durante i pasti, non sarebbero tanto causa del disturbo, ma contribuiscono al loro mantenimento.
L’FBT fornisce inizialmente sostegno alle figure genitoriali che vengono investite del ripristino del peso dell’adolescente con disturbo alimentare. I genitori possono contare, da parte dell’equipe terapeutica, su un intervento di educazione, di sostegno e di validazione per la loro fatica.
